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Issue tracker e documentazione di ANPR - Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente
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Atti di stato civile - Formato dei dati #334

Open bfilipazzi opened 6 years ago

bfilipazzi commented 6 years ago

Nel tag atto, che descrive le coordinate di un atto di stato civile, ci sono fra gli altri i campi: parte, formato=AN, lunghezza=max5; numeroAtto, formato=AN, lunghezza=max20. Il formato alfanumerico senza vincoli consente di introdurre valori di qualsiasi tipo in questi campi. In parecchi gestionali invece è definito un insieme di valori ammissibili. Il numero dell'atto è un numero intero positivo; la parte quando valorizzata è un numero intero positivo non superiore a 2; la parte è generalmente espressa coi valori 1, 2 oppure I, II. Esistono casi documentati con valori diversi? I movimenti migratori gestiti da ANPR trasferiscono in locale una copia dei dati centrali e il formato alfanumerico non controllato consente la diffusione di valori impropri che si scontrano con le strutture dei db locali. I gestionali locali dovrebbero essere adeguati a quello centrale per garantire la circolarità di dati generici e l'allineamento centro - periferia. E' un problema rilevante perché risulta evidente che i comuni che usano gestionali che controllano questi campi dispongono di dati "puliti", la cui qualità è frutto di lavori di bonifica che hanno svolto nel passato e che andrebbero preservati. Si consideri che col tempo la diffusione di dati impropri si propagherebbe agli archivi elettorali e a quelli di stato civile, sottolineo anche che l'input di questi dati da interfacce libere è causa di errori di digitazione che degradano la qualità dell'informazione iniziando a peggiorarla dal momento in cui l'ente subentra. Si può introdurre una logica che controlla la qualità di questi dati? Filipazzi - Maggioli

gcarbonin commented 6 years ago

Come già anticipato per le vie brevi, ci sono comuni che non hanno seguito strettamente questa regola. Ovviamente introdurre un controllo una volta individuato con precisione costa poco o nulla, occorre valutare con attenzione le conseguenze di questa scelta.

bfilipazzi commented 6 years ago

Mi vien da chiedere quale sia la ragione per cui non hanno seguito la regola, perché se non fosse sostenuta da riferimenti normativi, imporremmo una soluzione peggiorativa ai comuni virtuosi, che tacciono finché ignorano ma potrebbero insorgere in seguito. Conoscendoli me ne faccio anticipatamente portavoce. Chiedo cortesemente di chiarire questo aspetto perché la clientela domanderà una giustificazione se dovremo adeguare il gestionale ad ANPR.

A proposito della "parte" leggo la documentazione SAIA, Allegato Tecnico 2 - Struttura Dati AP5 in cui la "parte" è così definita: Char(1) - Può assumere i seguenti valori: 1, 2. Mi pongo così anche una seconda domanda: in quale modo enti con la parte il cui contenuto non è riconducibile ai due valori citati riescono a comunicare con SAIA? Filpazzi - Maggioli

gcarbonin commented 6 years ago

Non tutti i comuni trasmettono con il SAIA e soltanto una percentuale bassa a piacere trasmette tutti i dati previsti. In ogni caso come già scritto si tratta di valutare i pro e i contro nel sistema nel suo complesso, considerando anche che stiamo parlando di anagrafe e non di stato civile; gli estremi degli atti sono largamente incompleti soprattutto per pratiche molto vecchie.

Eduardo1977 commented 6 years ago

Buongiorno, ho letto con interesse i chiarimenti esposti e vi ringrazio perchè li ho trovati molto utili. Credo che le stesse considerazioni possano valere anche per gli altri Atti da inserire per gli eventi: Nascita, Matrimonio, Vedovanza(MorteConiuge), AnnullamentoMatrimonio, UnioneCivile. Solo che guardando le specifiche fornite per lo Stato Civile (StatoCivile.xlsx) non vedo nessun riferimento all'Atto come negli altri casi elencati. Potreste gentilmente dirmi se l'atto di stato civile è obbligatorio e nel caso indicarmi dove sono le specifiche? Inoltre, approfitto per chiedere un chiarimento su cosa fare nei casi in cui la SERIE non è specificata. Pur essendo un campo obbligatorio (che dovrebbe valere 1,2), è possibile inserire 0? Oppure bisogna far bonificare il dato? Stessa cosa negli altri casi in cui su quattro campi obbligatori (comuneRegistrazione, AnnoRegistrazione, Numero, Parte) uno non è valorizzato o comunque vale zero. Grazie

Eduardo Gira Servizi Locali S.p.A.

MarcoMigliori commented 6 years ago

Credo che la eventuale (e corretta) decisione di porre un controllo, dovrebbe riguardare già il subentro, e non solo le successive variazioni. Altrimenti la propagazione del dato errato non viene comunque evitata,

Eduardo1977 commented 6 years ago

Chiedo scusa, prima non ho scritto esplicitamente che le mie richieste d'aiuto erano per la fase iniziale del subentro. Ovvero su come procedere per la codifica del file APR da inviare.

gcarbonin commented 6 years ago

Lo stato civile cambia sulla base di eventi (matrimonio unione civile divorzio ecc.); gli atti (o la sentenza) sono quindi quelli dell'evento. In merito alla parte, è ammesso anche il valore "X" per indicare i registri provvisori di stato civile. Mi chiedo se degli estremi dell'atto mancano uno o più dati che senso ha trasmetterlo?

Eduardo1977 commented 6 years ago

Grazie, molto chiaro.

LucaBonini64 commented 6 years ago

A mio modesto avviso andrebbero valutate le tipologie per capire dove sia necessario effettuare dei controlli più stringenti e dove permettere l'inserimento di dati parziali a causa delle vetustà del dato. Concordo con Filippazzi che il numero è un intero positivo altrimenti è un valore sicuramente errato, così come per la parte non vedo quali altri valori oltre a 1, 2, I, II ed eventualmente X, come indicato dalla dott.ssa Carbonin per i registri provvisori, possano essere inseriti ed essere validi. Altre indicazioni come i numeri dei volumi utilizzati in alcune regioni d'Italia o negli atti ante 1922 del Trentino dovrebbero trovare posto nel campo Volume o UfficioMunicipio (questo potrebbe essere forse troppo corto trattandosi di max 4 AN). Per questi motivi sarei d'accordo per controllare anche nel file di subentro che, se esistono, il numero sia un numero e la parte rispetti le sole casistiche previste. Sull'assenza dei dati in fase di subentro invece mi sembra limitante il discorso di omettere completamente il dato in caso di assenza di un dato tra comuneRegistrazione, AnnoRegistrazione, Numero e Parte, in questi casi sarei più propenso ad accettare il dato nel file di subentro con segnalazione delle anomalie negli esiti del subentro e poi bloccare le movimentazioni se il dato non viene prima aggiornato in maniera corretta. Questo dovrebbe permettere ai comuni di avere maggior tempo per eseguire le loro bonifiche ed impedire comunque la diffusione di sporchi e parziali. Luca Bonini - A.P.Systems

Eduardo1977 commented 6 years ago

Nei test dei mesi scorsi avevo seguito questa logica. Però concordo anche con quanto scritto dalla Dott.ssa Carbonin, cioè che non ha senso trasmettere l'atto se i dati sono parziali. A mio personale avviso, se un atto è rimasto incompleto finora penso che difficilmente verrà aggiornato in maniera corretta successivamente.

mccalv commented 6 years ago

@bfilipazzi @MarcoMigliori ho letto con attenzione questa discussione e valutiamo questa come possibile evoluzione. Ad oggi la richiesta generale, comprensibile forse in un quadro di normalizzazione di tante basi dati, é quella di ridurre i controlli sui tipi di dati in entrata. In questo caso si chiede di aggiungerli, ma d'altro canto se essi non sono presenti avrebbero l'effetto di impedire la funzionalità.

bfilipazzi commented 6 years ago

Se non sbaglio ad interpretare i vari contributi, chi chiede di ridurre i controlli si riferisce all'obbligatorietà, chi chiede di aggiungerli alla qualità.

Questi in esempio sono i 4 attributi obbligatori dell'atto secondo ANPR: Atto N. 123 Parte 1 anno 2017 comune di BRESCIA (BS)

Ho osservato ormai centinaia di db nel corso di trent'anni, sia di anagrafe che di stato civile, l'anno ed il comune spesso mancano. In taluni contesti la loro mancanza è trascurabile perché il loro valore è desumibile dal contesto. Ipotizziamo che l'atto si riferisca ad un matrimonio celebrato il 10/05/2017 a Brescia, in tal caso basta disporre di questi attributi: Atto N. 123 Parte 1 per dedurre i due mancanti che necessariamente coincidono con l'anno e il comune di celebrazione. Non vale sempre questa regola ma in buona parte dei casi è applicabile e chi può suppongo che la applichi per bonificare automaticamente i dati.

Ne segue che la rappresentazione Matrimonio 10/05/2017 a BRESCIA Atto N. 123 Parte 1 è sufficiente ad identificare l'atto in modo certo. ANPR non la accetta.

Io ho chiesto di aggiungere controlli a quegli attributi a cui si possono applicare regole. Posto che le parti di un registro di matrimonio sono 2, quella che segue è una notazione senz'altro sbagliata: Atto N. 123 Parte K anno 2017 comune di BRESCIA(BS). ANPR la ammette.

Filipazzi - Maggioli

Eduardo1977 commented 6 years ago

Grazie, ottima spiegazione di quale sia la situazione aprendo un db. Se uno conosce il significato bene altrimenti non è il caso di fare bonifiche azzardate.

gcarbonin commented 6 years ago

Comune e anno non sono obbligatori: sono stati eliminati da molto tempo; sono obbligatori parte numero e serie. Mi chiedo che senso ha mettere gli estremi di un atto senza sapere nemmeno il comune che lo ha formato o trascritto... Faccio presente che qualcuno mette i dati di atti formati all'estero.... Forse si potrebbe ragionare come per il comune di nascita: si tollera tutto o quasi per nascite avvenute nel passato, per evitare disagi ai cittadini (rifacimento documenti variazione del codice fiscale ecc.); per eventi successivi al subentro, il dato deve essere corretto e completo. Idem per gli atti relativi ad eventi intervenuti dopo il subentro: tutti i dati obbligatori (tranne volume e ufficio) con tutti i controlli di congruenza del caso.

gcarbonin commented 6 years ago

Assumere che il comune sia sempre quello dell'evento va bene solo per atti originali non per quelli trascritti: in questo caso si introduce un falso. Meglio omettere il comune se non sappiamo con certezza quale sia

bfilipazzi commented 6 years ago

"Comune e anno non sono obbligatori", mi permetto di insistere ma qualcosa non mi torna, la colonna H dell'allegato non indica l'obbligatorietà per Comune e Anno ? Filipazzi - Maggioli atto.xlsx

LucaBonini64 commented 6 years ago

Sono contento che comune ed anno dell'atto non siano obbligatori ma nei file xlsx pubblicati il 5 settembre è ancora scritto per comune di registrazione e anno, obbligatori=SI.

bfilipazzi commented 6 years ago

L'obbligatorietà è presente anche nell'XSD

bfilipazzi commented 6 years ago

Il mio esempio vale per un matrimonio in parte prima, non intendevo certo suggerire di trattare tutti i casi nello stesso modo. Filipazzi - Maggioli

Eduardo1977 commented 6 years ago

Buongiorno, premesso che gli atti di stato civile andrebbero caricati massivamente al Subentro per ovvie ragioni, cosa succede se un atto di stato civile dovesse sfuggire (o venisse omesso a causa di dati mancanti) ? Il funzionario dell'Anagrafe avrebbe sempre la possibilità di aggiungerlo successivamente ? Ci sono controindicazioni e comunque sarebbe lecito? Ad esempio, nel caso di un atto di nascita da inserire ex novo, quale servizio si dovrebbe utilizzare nella Web App? Cosa succede, invece, se un atto venisse importato con dati errati? Si può rettificare successivamente? Grazie

gcarbonin commented 6 years ago

Mi scuso ma fidarsi della memoria non va mai bene: anno e comune sono dati obbligatori.

mccalv commented 6 years ago

@gcarbonin potresti chiarire per favore il commento relativo all possibilità di aggiungere successivamente atti di stato civile?