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Update COMMON.md #16

Open alexdown opened 10 years ago

alexdown commented 10 years ago

Hi, I would like to propose two different translations for some common terms in COMMON.md:

helper -> utilità / classe di utilità

Currently is supporto, but I think - for instance when used with template - that the translation should be closer to the literal of "helper class"...

pattern -> schema ricorrente

Currently is only schema, but schema may be confused with other concepts, like database schema, which in my opinion are more commonly used and known in the tecnical context of applications development.

grigio commented 10 years ago

Se è nel contesto specifico della programmazione li lascerei entrambi così, traducendoli si rischia solo di recreare confusione.

Se invece si tratta di tradurre "helper class" allora "classe di utilità" va bene, ma se è da solo no.

alexdown commented 10 years ago

@grigio per "li lascerei così" intendi in inglese, senza traduzione?

Perchè in tal caso, sono perfettamente d'accordo con te, ma essendo le due parole nella sezione "a volte tradotte a volte no" in COMMON.md, penso che gli altri le stiano traducendo, quando le incontrano...

Nella discussione della issue #3 non sembra sia stata presa una decisione definitiva riguardo a tradurre o meno helpers.

grigio commented 10 years ago

Credo che molto dipenda dal contesto e quindi se ha un significato specifico oppure no, per esempio:

"..il web è una grande oppurtunità"

".. internet è una ragnatela di nodi autonomi"

"ho un disco (SSD ¦ allo stato solido)"

Poi in realtà molto dipende da chi traduce, l'importante sarebbe trovare un accordo tra di noi, con le dovute eccezioni

grigio commented 10 years ago

Comunque tra i termini da NON tradurre metterei (in questo contesto) anche:

In quanto sono molto legati all'HTML e/o alla programmazione

splendido commented 10 years ago

Ciao a tutti,

sidebar, se quando intesa come 'approfondimento' la si può tradurre come tale e vada invece mantenuta in originale diversamente, direi che la si può mettere tra quelle in 'a volte tradotte, a volte no', indicando eventualmente la logica esposta sopra

per helper 'utilità', sinceramente non ce lo vedo molto, anche perché esiste anche il concetto di 'utility class' oltre a quello di 'helper class'. Mi sembrava si fosse concluso che, nel caso lo sivolesse proprio tradurre, potesse diventare qualcosa tipo 'funzione di supporto' o 'metodo di supporto'. In Meteor non si parla molto di classi...

Ciao, Luca

alexdown commented 10 years ago

@splendido il fatto e' che un helper, nel caso di meteor, e' un oggetto che puo' contenere una o piu' funzioni, non una "funzione" o un "metodo" singolo... Io terrei "helper"... magari, per chiarire ancora di piu', "template helper". che dite?

splendido commented 10 years ago

@alexdown a me risulta che un 'template helper' sia una funzione che richiamata da HTML con handlebars o dall'interno di JavaScript (un po' meno frequente) restituisca un valore (che può anche essere un cursore, un vettore, etc..., non solo tipi di dati base) Il fatto che Meteor permetta di specificare in un colpo solo più di un helper con la chiamata (vedi http://docs.meteor.com/#template_helpers)

Template.myTemplate.helpers({
  foo: function () {
    return Session.get("foo");
  },
  bar: function () {
    return Session.get("bar");
  }
  pippo: function () {
    return 'pippo';
  },
  help: function () {
    return 118;
  }
});

mi sembra un altro discorso. Nel testo credo che ogni volta che si fa riferimento ad un 'helper' ci si riferisca alla singola funzione (associata ad una particolare chiave dell'oggetto JSON che si utilizza per dire a Meteor quali sono gli helper da associare ad un certo template).

Che ne dite? Ho capito male?

grigio commented 10 years ago

Qualche altra parola.. "data source" -> sorgente di dati (in quanto è generico) "computation" (la lascerei così, in quanto non è qualcosa di generico ma un termine specifico in questo contesto )

a computation is a section of code that uses reactive data. In our case, there's a computation that's been implicitly created for the `postItem`

"collection" (anche qui, non lo tradurrei mai perché non è un "gruppo di dati generico" ) "helper" (da non tradurre mai, non è un "aiutante" qualsiasi, proviene dal lingo Rails e indica una funzione o metodo che modifica la rappresentazione del dato ma solo a livello view, per esempio: la data internamente è rappresentata come "2014-12-12" e poi c'é un helper che la visualizza come "più di 3 mesi fa").

alexdown commented 10 years ago

@splendido mi sa che hai ragione tu. pardon! :+1:

splendido commented 10 years ago

@grigio avrei qualcosa da dire anche su collection: è un paradigma ben definito nel mondo di mongoDB e quindi certamente non un "gruppo di dati generico". Come per sql table è sempre stata tradotta con tabella, non vedo perché collection non possa diventare collezione (tanto più che nelle traduzioni dei manuali mongo si fa proprio questo) http://lmgtfy.com/?q=collezione+mongodb ;-) ok per helper e computation

jeden commented 10 years ago

Concordo con @splendido riguardo collezione - avvalorata dal sapere che e' anche il termine ufficiale utilizzato nella documentazione mongo.

Riguardo helper, direi che in linea di massima si puo' lasciare in originale, ma in taluni casi puo' rendersi necessario una traduzione, che a mio parere e' meglio identificato da di supporto. In maniera discorsiva, credo che sia piu' chiaro ad esempio fornisce/implementa delle funzionalita' di supporto alla gestione di .... Se invece riferita ad un gergo specifico, ad esempio template helper in meteor, allora si lascia in originale

grigio commented 10 years ago

@splendido anche le traduzioni in inglese delle ricette italiane si fanno per lo stesso motivo, ma pizza, spaghetti,.. rimangono sempre non tradotti.

L'esempio che fai di "tabella SQL" è pertinente, ma a quei tempi si diceva anche "base di dati" e "disco rigido", peccato che poi nessuno trovava mai il "disco molle" perché lo si è sempre chiamato floppy o dischetto.

Tradurre dovrebbe servire a spiegare i concetti in un'altra lingua non a "rinominare" per il gusto di farlo, ci sono tanti altri esempi che usano "collection" https://www.google.com/?hl=it#hl=it&lr=lang_it&q=collection+mongodb&tbs=lr:lang_1it tra cui HTML.it e pdf di università italiane

Comunque ho visto che nei libri italiani su Mongo (che non sono tantissimi) si è scelto un po' più "collezione", quindi ok per collezione.

splendido commented 10 years ago

@grigio, qui purtroppo sfociamo in discussioni che sono più da Acccademia della Crusca che nemmeno da informatici... Io sono dell'idea che se la cosa la si vuole tradurre in Italiano, debba essere fatta con un buon Italiano, altrimenti tanto vale leggersi le cose direttamente in inglese, penso che il programmatore medio sia abbastanza preparato in questo senso. Se dobbiamo fare una traduzione tanto per farla possiamo passare tutto con il traduttore di Google ( non google translator) e pace. Mi rendo conto che cercare di mantenere immobile una lingua sia ormai un'utopia, però visto che ne parliamo una delle più ricche non vedo perché ci si debba ridurre a traduzioni pigre il cui risultato può essere discutibile. Per lo stesso motivo sarei stato per tradurre anche route con rotta, e perché no, repository con deposito (ma forse questo è già oltre l'altezza giusta dell'asticella...). Penso però soprattuto alle costruzioni delle frasi e dei paragrafi. Rileggendo un po' quel che è stato fatto fin'ora (da me compreso) mi sembra che spesso la struttura a frasi brevi e dirette dell'Inglese non renda poi così bene in Italiano, servirebbe forse una bella ripassata finale che riveda meglio paragrafo per paragrafo. ...immagino che nessuno avrà il tempo di farlo. Temo di più il fatto che nessuno sia interessato a farlo...

Per cui rimango convinto che in Italiano database si dica base di dati (perché dovremmo scandalizzarci?) e disco e dischetto siano diventati termini abbastanza riconosciuti per distinguere un hard disk da un floppy disk.

Invito tutti a contribuire alla discussione, per definire un approccio comune in modo da evitare che il risultato finale sia una collezione eterogenea di capitoli, caratterizzati da diversi stili di Italiano o simil-Italiano.

...aggiungo che la pizza è la pizza e gli spaghetti sono gli spaghetti non saprei come tradurli se non con i loro nomi originali (e non con spiegazioni verbali riguardo le loro forme o natura). Una 'data collection' penso proprio che in Inglese sia un concetto traducibile in italiano come 'collezione di dati', come una 'helper function' renda bene l'idea di una funzione che aiuta ad ottenere un certo scopo, una funzione di supporto (per la rappresentazione/conversione di dati, ad esempio)

andreavaghi commented 10 years ago

@splendido

immagino che nessuno avrà il tempo di farlo. Temo di più il fatto che nessuno sia interessato a farlo...

anch'io rileggendo mi sono accorto che non ho tenuto una struttura uniforme, ragion per cui, una volta finito i capitoli, li ripasserò per un editing più approfondito. non mi dispiace il tono colloquiale dell'inglese, ma è vero che in italiano risulta spesso ripetitivo e troppo sbrigativo. mi piace però il fatto che l'autore si rivolga ai lettori come ad una classe scolastica, utilizzando il 'noi' e spesso l'ho lasciato così.

jeden commented 10 years ago

@splendido +1.

Se un concetto, una frase, una parola e' esprimibile in italiano, ben venga. Se e' possibile sorgente di ambiguita' o confusione, e se il soggetto in questione viene comunemente usato in gergo informatico, allora si lascia in originale.

D'altro canto, se un termine in inglese ha una valida traduzione in italiano ma in gergo informatico si usa comunque e largamente il termine in inglese, io propenderei per quest'ultimo.

jeden commented 10 years ago

Per dare un'impronta il piu' possibile lineare, propongo al termine delle attivita' di traduzione di "nominare" almeno 2 reviewers (pardon, non mi viene al momento un termine appropriato in italiano :)) i quali in modo sequenziale (ovvero non contemporaneamente) rileggono il manuale tradotto, cercando di smussare le variazioni di stile linguistico che inevitabilmente saranno presenti di capitolo in capitolo.

A tal proposito, mi propongo io stesso come candidato.

grigio commented 10 years ago

@splendido il mio non era un discorso da Accademia della Crusca, ho fatto l'esempio di database perché solo all'università c'era un prof che lo chiamava "base di dati", per tutti gli altri è sempre stato database. La qualità della traduzione non dipende dal termine singolo, l'importante è scegliere quale usare e mantenere quello.

Se nel gergo informatico, le "librerie" fossero le "biblioteche", i mouse fossero i "topi" e la porta 80 fosse il porto 80 probabilmente si avrebbero dei termini italiani più corretti ma una maggiore confusione.

Come ho già detto la mia politica è tradurre i concetti e mantenere quanto più invariati i termini specifici nel contesto di Meteor, quindi propongo di tenere aggiornato COMMON.md con i nuovi termini che verranno fuori e in caso di bisogno contestualizzarli con una frase indicativa

splendido commented 10 years ago

@girgio, scusa ma non riesco a capirti. Magari è un limite mio, scusami...

Secondo me ti sei risposto da solo con l'ultimo commento. Il punto non penso sia "libreria" o "biblioteca". Il punto è che viene tradotta come libreria e non lasciata con l'originale library. Immagino che ci sia stato un tempo in cui qualcuno, scrivendo o traducendo un manuale, si sia trovato di fronte alla stessa scelta: "la traduco o la lascio in originale? E se la traduco uso libreria o uso biblioteca?" A questo mi sento di dedurre che nel tempo si è accettato libreria come corretta traduzione anche se, non lo nego, se pensiamo al suo significato letterale può stonare l'associazione del concetto di libreria fisica ad un insieme di file di un programma (o forse nemmeno troppo visto che file viene tradotto con documento e quindi una libreria è di fatto un insieme di documenti...)

Stessa cora vale per "porta" e "porto". Chi fu quel pazzo a proporre che in un computer ci siano delle porte? Un eretico probabilmente... (doppiamente eretico visto che la traduzione letterale è porto e non porta...) Fattostà che oggi a chiunque (del mestiere...) suona più che normale l'utilizzo del termine porta associato ad un calcolatore.

In altri casi si è invece scelto di non tradurre termini che altrimenti sarebbero risultati ridicoli (vedi mouse). Anche se, visto che usiamo correntemente il termine "chiavetta" per usb key potremmo utilizzare anche "topo" senza scandalizzarci troppo. In fondo è solo questione di abitudine...

Il tuo professore dell'università faceva bene a chiamare il database con base di dati. Immagino che chi non conosce questa espressione italiana non abbia avuto la fortuna di studiare con quel professore (o altri come lui) e quindi, leggendo manuali in inglese abbia mantenuto la parola database non sapendo come renderla in italiano.

Qunidi, pigrizia linguistica o Crusca? Penso che la risposta stia nel mezzo. Ti faccio un esempio (con una frase di fantasia):

Now, Let us change our library code so to have a new post collection specifically designed to send our post data over the wire when we head our browser to the post route.

Quale delle due ti suona meglio (in Italiano)?

Spero ti gusti di più la seconda (mi scuso se l'esempio e l'Inglese sono quel che sono, ma è solo per fare un esempio)

grigio commented 10 years ago

Probabilmente la traduzione library -> libreria è avvenuta più per assonanza che non per altro, e si usa libreria (punto) ma la questione è che non c'è una regola scolpita sulla pietra, chi prima traduce, decide. E nel caso di collection/collezione secondo me c'era ancora spazio per fare una scelta diversa, ma se a tutti va bene collezione va bene anche a me. Se invece si tratta di termini specifici (mai stati tradotti) io rimango per la versione originale in inglese, perchè si tratta di termini che acquistano un nuovo significato e il fatto che esista una parola italiana mi sembra ininfluente alla comprensione