Errato calcolo della pausa

[vittorioromano]

Buongiorno,

vorrei segnalare che Epas calcola in modo errato la durata della "pausa pranzo" in alcuni casi.

Se la "prima uscita" (all'interno della fascia del pranzo) e' della durata minima (30min) il calcolo e' corretto. Nell'esempio sotto vengono correttamente calcolate 3h di mattina e 4:12h nel pomeriggio, mentre la pausa e' di 1:00h.

Ma se la "prima uscita" (all'interno della fascia del pranzo) e' minore della durata minima, vengono sottratti i minuti restanti ANCHE in presenza di una uscita successiva che completa la durata della pausa. Nel secondo esempio (sotto) ho aggiunto un rientro di 5 minuti (quindi 5 minuti lavorati in piu' rispetto al precedente) che riduce la pausa da 1:00h a 0:55h, comunque sopra i 30m minimi. Il calcolo (errato) sottrae all'orario lavorato (7:12h + 0:05h = 7:17h) altri 25 minuti per "pausa pranzo troppo breve" mentre evidentemente la pausa pranzo era maggiore dei 30m minimi.

Sembra che Epas prenda in considerazione solo la "prima pausa" (all'interno della fascia del pranzo) e ignori eventuali altre uscite successive (sempre nella stessa fascia).

Capisco che la maggior parte del personale probabilmente difficilmente si accorgera' dell'errato calcolo, facendo una unica uscita al giorno. Ma chi ha orari meno regolari e uscite piu' frequenti, la sottrazione ingiustificata diventa piu' frequente.

Grazie

[vittorioromano]

Buongiorno,

avete avuto modo di verificare questa segnalazione?

Grazie, Vittorio Romano

[darietto1983]

Buongiorno Vittorio, il problema in questione deriva dal fatto che le timbrature di uscita non presentano la causale di pausa pranzo che permette all'algoritmo di identificare sicuramente la giusta pausa da considerare per conteggiare la pausa pranzo. Il sistema della causale di pausa pranzo è utilizzato da tutte le sedi CNR sparse sul territorio. In assenza di questa causale, il sistema prende per buona la prima pausa disponibile non avendo informazioni più dettagliate per poter calcolare la pausa. Per spiegazioni più precise ti rimandiamo comunque alla tua amministrazione.

[vittorioromano]

Caro Dario,

non e' scritto da nessuna parte che i 30 minuti di pausa debbano essere consumati in una unica uscita. A dire il vero, non e' nemmeno scritto che i 30 minuti debbano coincidere con il pranzo: io potrei fare come orario 7-14 e pranzare quando esco, ma (da contratto) devo comunque fare i 30 minuti di pausa (che quindi non e' legata al pranzo).

Sarebbe piu' corretto sommare le durate delle pause e verificare se tale somma sia inferiore a 30 minuti, addebitando eventuali minuti mancanti. Come faceva l'applicativo Panda (che usavamo in ISTI prima di passare a Epas). O in alternativa (ma la prima sarebbe preferibile) considerare come pausa quella con durata piu' lunga.

Per esempio, se io faccio lavoro fuori sede dalle 8:00 alle 12:00, rientrando in sede con entrata regolare alle 12:01 e poi faccio pausa pranzo dalle 13:00 alle 14:00 ottengo una bella pausa pranzo di 1 minuto, e mi vengono sottratti indebitamente 29 minuti dal cartellino.

Ergo, il baco e' tutt'altro che chiuso.

Grazie, Vittorio Romano

Il giorno ven 2 feb 2024 alle ore 11:57 darietto1983 < @.***> ha scritto:

Buongiorno Vittorio, il problema in questione deriva dal fatto che le timbrature di uscita non presentano la causale di pausa pranzo che permette all'algoritmo di identificare sicuramente la giusta pausa da considerare per conteggiare la pausa pranzo. Il sistema della causale di pausa pranzo è utilizzato da tutte le sedi CNR sparse sul territorio. In assenza di questa causale, il sistema prende per buona la prima pausa disponibile non avendo informazioni più dettagliate per poter calcolare la pausa

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