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C'è una direttiva successiva che riguarda i territori ceduti e che specifica che non si devono riportare indicazioni che consentano di risalire allo stato di appartenenza del comune. Per tale motivo non viene riportata la provincia per i comuni appartenenti alle ex province di fiume, pola e zara. Chiederemo se dobbiamo estendere a tutte le province di tutti i comuni citati da questa direttiva.
Nel prendere atto di un tanto, segnalo che il problema riguarda anche gli altri comuni ex italiani passati sotto la sovranità dell'ex Jugoslavia e che facevano parte delle Provincie di Gorizia (Caporetto, Salona d'Isonzo, ecc.) e Trieste (Postumia Grotte, San Pietro del Carso, ecc.).
In fase di certificazione di test, i Comuni ex italiani vengono certificati completi del suffisso della provincia di allora appartenenza. Ad esempio: SALONA D'ISONZO (GO)
Questo non risulta conforme alla vigente normativa (Legge 15 febbraio 1989 n.54; Circolare Ministero dell'Interno n. 15 del 5 agosto 1999): http://autonomielocali.regione.fvg.it/aall/export/sites/default/AALL/Elezioni/GuidaElezAmm/0_allegati/circolari/1991_2000/Ministero_interno_15_99.pdf
di cui si riporta: "...Pertanto, anche nelle certificazioni anagrafiche, quali il certificato di residenza, è del tutto superfluo, non solo riportare lo Stato cui appartiene il comune di nascita dell’interessato, ma altresì riportare la provincia di pertinenza se non per risolvere casi di omonimia di comuni. L’eliminazione di tali superflue indicazioni è quanto mai opportuna specie nel momento attuale in cui spesso si verificano soppressioni ed accorpamenti di comuni anche con spostamento della provincia di riferimento; si eviterà in tal modo la necessità di aggiornare i sistemi informatici dei comuni..."
Si chiede pertanto, nel caso di Comuni ex Italiani, l'indicazione priva del suffisso della provincia di allora appartenenza e, tanto meno, dell'attuale stato di appartenenza.