Tuttavia, se le differenze in materia di licenza (e quindi di flessibilità) giustificano la netta precedenza delle due tipologie di soluzione sopracitate sulle soluzioni proprietarie, non appare altrettanto valido il criterio che impone l'adozione di una soluzione già a riuso, se individuata, senza alcuna valutazione di soluzioni open source paragonabili.
Si ritiene, infatti, che i fattori che abbiano portato un'amministrazione ad adottare per prima una particolare soluzione (mettendola poi a riuso) non debbano necessariamente condizionare la scelta di un'altra amministrazione, specialmente qualora sia disponibile una alternativa open source non ancora messa a riuso ma con migliori funzionalità e/o una comunità maggiormente attiva, come ad esempio nel caso illustrato da Fabio Pietrosanti.
La Macro fase 2: Analisi delle soluzioni a riuso delle PA e delle soluzioni Open Source specifica: «Al fine di razionalizzare la spesa complessiva delle pubbliche amministrazioni la verifica di soddisfacimento delle esigenze DEVE prima considerare le “soluzioni a riuso delle PA” e successivamente le “soluzioni Open Source”».
Tuttavia, se le differenze in materia di licenza (e quindi di flessibilità) giustificano la netta precedenza delle due tipologie di soluzione sopracitate sulle soluzioni proprietarie, non appare altrettanto valido il criterio che impone l'adozione di una soluzione già a riuso, se individuata, senza alcuna valutazione di soluzioni open source paragonabili.
Si ritiene, infatti, che i fattori che abbiano portato un'amministrazione ad adottare per prima una particolare soluzione (mettendola poi a riuso) non debbano necessariamente condizionare la scelta di un'altra amministrazione, specialmente qualora sia disponibile una alternativa open source non ancora messa a riuso ma con migliori funzionalità e/o una comunità maggiormente attiva, come ad esempio nel caso illustrato da Fabio Pietrosanti.