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[LuoghiDellaCultura]: Campo indirizzo - Geocoding #26

Open shin81 opened 8 years ago

shin81 commented 8 years ago

domande da profana: il geocoding avviene a partire dal campo indirizzo, giusto? Il punto è: perché avvenga correttamente l'indirizzo deve essere completo, corretto? Possiamo specificarlo nelle note di compilazione, sperando vengano sempre lette, ma non è scontato questo avvenga. Che ne diresti di inserire i campi provincia e comune? Entrambi con vocabolario chiuso, se possibile. Si selezionerebbe la provincia, in primis, che limiterebbe le scelte dal campo "comune" alla provincia precedentemente selezionata. Spero di essere stata chiara.

marfago commented 8 years ago

I campi sono solo per la Puglia o per tutta l'Italia? Esiste una lista per entrambi? In ogni caso il geocoding funziona solo se l'indirizzo viene individuato nell'autocomplete.

Per chiarezza, il meccanismo è questo: 1)l'utente scrive un testo nel campo indirizzo 2)il geocoder di Google estrae un indirizzo con l'autocomplete 3)in fase di salvataggio l'indirizzo ricavato da google viene passato a nominatim che lo geocodifica in lat/lon

shin81 commented 8 years ago

i campi in questa fase sarebbero solo per la Puglia, credo. ho rpvato a scaricare la lista a partire da questo link: http://www.istat.it/it/archivio/6789 tuttavia non riesco ad aprire i file excel scaricabili :/

Cambio la domanda: quali dati deve contenere l'indirizzo perché il geocoding avvenga correttamente?

marfago commented 8 years ago

Il campo deve contenere un indirizzo qualunque che google ti suggerisce (e che quindi è sicuramente geocodificanile). Questo non è esattamente un vincolo ma, se l'indirizzo non viene riconosciuto, il dato su mappa non appare. Ho creato un esmpio qui https://www.openpuglia.org/luoghi-della-cultura (Pippo "8-^o ).

shin81 commented 8 years ago

ok, grazie, ho fatto una prova. Funziona con quasi tutti gli indirizzi che ho usato come test tranne quello di casa, che secondo lui è in Friuli invece che in Puglia. :)

marfago commented 8 years ago

Prova a scriverlo in google map. Fa lo stesso errore?

shin81 commented 8 years ago

no, però c'è da dire che quando apro google maps (anche se lo apro con la modalità "incognito" di chrome) vedo direttamente la città di Bari e di conseguenza (presumo) qualsiasi indirizzo digiti viene localizzato in Puglia...

shin81 commented 8 years ago

ho dato un'occhiata al nuovo form e visto che hai circoscritto l'area di ricerca di google. Adesso funziona: vivo in Puglia, non in Friuli :D Credo l'issue si possa chiudere, salvo tu non abbia osservazioni.

patrunomeister commented 8 years ago

Per quanto riguarda il geocoding io me lo immaginavo così:

Il form deve contenere anche una mappa dove: 1) vengono visualizzati sotto forma di punti colorati i dati esistenti (i luoghi già censiti). Cliccandoci su esce una infobox con 2 informazioni essenziali tipo il nome e qualche altra cosa a scelta 2) Sulla mappa devo poter posizionare un marker. Il marker posso posizionarlo a partire dall'indirizzo ma devo poterlo correggere a mano. Il geocoding infatti non è preciso e una correzione manuale è essenziale. A maggior ragione poi quando il luogo non ha un indirizzo tradizionale. In questo caso, conoscendo il territorio, chi fa l'inserimento può posizionare il marker direttamente sulla mappa nel posto giusto. 3) E' esattamente quello che fa la mappa che vi avevo postato il ml http://www.vincenzopatruno.org/openpuglia/tools/mappa.html La posso agganciare senza problemi ad un google spreadsheet per visualizzare i luoghi già censiti. (Il google spreadsheet servirebbe anche ad agganciare le altre cose che Pietroblu ha detto il ml, tipo Silk) 4) La mappa visualizza lat e lng in due input box che alla fine vanno a far parte del form e che posso rendere hidden 5) La geocodifica con Nominatim su OSM a mio avviso per ora la dobbiamo fare in modalità batch una volta acquisiti i dati da Google

patrunomeister commented 8 years ago

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PaolaLiliana commented 8 years ago

Allora farò la domanda idiota del secolo dopo la quale sarò espulsa per sempre da questo gruppo, ma pazienza. Ho capito tutto delle funzionalità che sarebbero utili per l'immissione di dati in crowdsourcing e concordo con Vincenzo: è necessario che "il processo sia reversibile", ovvero che l'indirizzo/ccordinate generino un marker e viceversa, perché, rubando un esempio ancora a Vincenzo, spesso un trullo in campagna non ha un indirizzo che Google riconosce. Quindi l'unica cosa possibile è posizionare il marker. Ma quindi come o meglio con cosa si "fa" sta roba? Io non lo so :-( Mi indichereste un tutorial sulla geocodifica con nominatim? Voglio capire bene come si fa. :-)

marfago commented 8 years ago

...anche avendo a disposizione una mappa su cui posizionare un marker, come faccio a capire questo trullo in che posizione della mappa si trova? Ci vuole il geometra :) Non ha più senso raccogliere le coordinate col gps e poi inserirle? Tutto quello che posso individuare a occhio su una mappa di solito ha anche un indirizzo. Ciò che non ha un indirizzo (e le cui coordinate sono ignote) di solito è difficile da individuare.

shin81 commented 8 years ago

Premetto che non ci capisco granché di geocoding. Se Vincenzo dice che non è preciso ci credo senza batter ciglio, ma mi chiedo: (i) l’imprecisione del geocoding è quantificabile? Ovvero: un punto d’interesse posizionato sulla mappa a partire dalla geocodifica dell’indirizzo, si può trovare tanto lì dove è stato posizionato quanto in un’area di che raggio a partire dal marker? 20 metri? 50? Non so se ho reso correttamente la natura del mio dubbio... (ii) Qualora la risposta alla precedente domanda sia affermativa: alla scala di chi deve fruire del bene, quello del geocoding è un errore significativo? Si tratta di un’imprecisione che mi impedisce di trovare l’edificio che sto cercando? L’errore che potrebbe derivare dal riposizionamento del marker da parte dell’utente è tutt’altro che quantificabile, a mio avviso. Per non parlare del fatto che a volte basti spostarsi di un paio di millimetri “a schermo” perchè cambi del tutto il nome della strada. Tuttavia, se decidessimo di rinunciare alla possibilità del “riposizionamento” del marker, rischieremmo di non avere nessuna informazione geografica su beni che non hanno un indirizzo riconoscibile da Google o chi per lui (come messo in evidenza anche da Paola). Per questo la prima cosa che mi viene in mente è offrire l’opportunità di geocodificare sia tramite indirizzo (per utenti “medi”, che abbiano a disposizione l’indirizzo del bene) che tramite il posizionamento del marker. I marker derivanti dalla geocodifica dell’indirizzo non dovrebbero poter essere “spostabili”. Questo discorso vale unicamente nel caso in cui l’imprecisione del geocoding tramite indirizzo sia in qualche modo accettabile.

patrunomeister commented 8 years ago

Arrivo... per quanto riguarda il Geocoding sto facendo una cosa che devo farvi vedere... credo che la finisco nel pomeriggio.. ho bisogno di un'oretta di tempo. Anche due. (Ho parlato con Azzurra e Mike, i nostri Googlers!) Vinc

2016-02-04 13:03 GMT+01:00 shin81 notifications@github.com:

Premetto che non ci capisco granché di geocoding. Se Vincenzo dice che non è preciso ci credo senza batter ciglio, ma mi chiedo: (i) l’imprecisione del geocoding è quantificabile? Ovvero: un punto d’interesse posizionato sulla mappa a partire dalla geocodifica dell’indirizzo, si può trovare tanto lì dove è stato posizionato quanto in un’area di che raggio a partire dal marker? 20 metri? 50? Non so se ho reso correttamente la natura del mio dubbio... (ii) Qualora la risposta alla precedente domanda sia affermativa: alla scala di chi deve fruire del bene, quello del geocoding è un errore significativo? Si tratta di un’imprecisione che mi impedisce di trovare l’edificio che sto cercando? L’errore che potrebbe derivare dal riposizionamento del marker da parte dell’utente è tutt’altro che quantificabile, a mio avviso. Per non parlare del fatto che a volte basti spostarsi di un paio di millimetri “a schermo” perchè cambi del tutto il nome della strada. Tuttavia, se decidessimo di rinunciare alla possibilità del “riposizionamento” del marker, rischieremmo di non avere nessuna informazione geografica su beni che non hanno un indirizzo riconoscibile da Google o chi per lui (come messo in evidenza anche da Paola). Per questo la prima cosa che mi viene in mente è offrire l’opportunità di geocodificare sia tramite indirizzo (per utenti “medi”, che abbiano a disposizione l’indirizzo del bene) che tramite il posizionamento del marker. I marker derivanti dalla geocodifica dell’indirizzo non dovrebbero poter essere “spostabili”. Questo discorso vale unicamente nel caso in cui l’imprecisione del geocoding tramite indirizzo sia in qualche modo accettabile.

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Vincenzo Patruno

Twitter: @vincpatruno http://www.pionero.it http://www.vincenzopatruno.org

“ If you want a track team to win the high jump you find one person who can jump seven feet, not seven people who can jump one foot. ”.

marfago commented 8 years ago

Per questo la prima cosa che mi viene in mente è offrire l’opportunità di geocodificare sia tramite indirizzo (per utenti “medi”, che abbiano a disposizione l’indirizzo del bene) che tramite il posizionamento del marker. I marker derivanti dalla geocodifica dell’indirizzo non dovrebbero poter essere “spostabili”. Questo discorso vale unicamente nel caso in cui l’imprecisione del geocoding tramite indirizzo sia in qualche modo accettabile.

Direi che in linea teorica va bene. Su quella pratica, mi riservo di analizzare il caso.