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Qualifica decessi #567

Open mgiubbolini opened 4 years ago

mgiubbolini commented 4 years ago

Tipo di richiesta: | suggerimento di miglioramento (documentazione, label, ecc) | relativo alla pagina grafica

Ritengo utile classificare i decessi in tre categorie ovvero 1) deceduti in ospedale 2) deceduti in isolamento 3) altri decedut

Se questa info fosse stata disponibile il problema delle case di riposo sarebbe stato evidenziato con largo anticipo, molto prima di raggiungere il 30% del totale

maxdevblock commented 4 years ago

Credo che questo dato sia sicuramente negli archivi di EpiCentro dell'Istituto Superiore di Sanità (oltre a dati su età, sesso, anamnesi e quadro clinico), ma attualmente non hanno una politica di pubblicazione dei dati grezzi completi.

mgiubbolini commented 4 years ago

Grazie per l'informazione. Ho trovato il documento da cui si evince che i deceduti in ospedale al 16 Aprile assommano a 19.996 per cui la differenza dal numero totale della protezione civile di 22.170 per lo stesso giorno, pari a 2.174 dovrebbero essere morti a casa, istituto o quant'altro. Sarebbe interessante sapere a che categoria (quarantena, ignoti) appartengono i suddetti e la ragione per la quale non sono stati portati in ospedale. In ogni caso si intravedono delle responsabilità che ritengo possano interessare anche la giustizia. Ovviamente c'è anche un'altra risposta ovvero i 19.996 deceduti sono definiti come "un campione e quindi potrebbero non essere la totalità dei casi anche se nel caso sarebbe stata doverosa una qualche precisazione.

maxdevblock commented 4 years ago

Sono d'accordo. D'altra parte, da quanto ho capito sul flusso dei dati: la Protezione Civile riporta i dati che riceve del Ministero della Salute, il quale riferisce i dati che riceve dall'Istituto Superiore di Sanità, che riporta le informazioni avute da EpiCentro il quale raccogle i dati inviati da Zadig che li riceve dalle Regioni le quali li collezionano da Ospedali, Aziende Sanitarie Locali, RSA, RSD, Medici di Famiglia, Istituti Privati ecc ecc... da parte di persone autorizzate sul territorio. È chiaro che in quest'ottica –dato che non esiste una strategia comune e centralizzata per nomenclature e metodi– errori e correzioni si sommano ad ogni passaggio, quindi il sunto pubblico dei dati grezzi, spogliati di tutti i dettagli non conformi al rispetto della privacy, sono solo una stima che deve tener conto di un certo margine di errore.

mgiubbolini commented 4 years ago

Ci sarebbe un solo modo per capire veramente la situazione e fare chiarezza ovvero l'accesso al database delle "schede morte" gestito dall'ISTAT purtroppo non accessibile se non a operatori autorizzati. Lascio questo commento nella speranza che qualcuno interessato a capire e con i giusti poteri possa leggerlo e utilizzare il suggerimento